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  • Immagine del redattoreGiancarlo Poli

Pavia, Naviglio, Borgarello, Stand Bike, S.Genesio, Vernavola.



Questa volta vi accompagno in un giro un po' piu' lungo, quasi 20 chilometri. Tuttavia un giro che puo' essere tagliato o allungato in 1000 modi, ci sono sempre acqua, fontanelle e ristori. Quasi tutto in completa sicurezza e mai complicato o pericoloso. Ottimo anche per una lunga corsa (quasi pari ad una mezza maratona). Fontanella sul Naviglio altezza Stadio, fontanella a Borgarello, un'altra a circa meta' del Parco della Vernavola e poi si torna di nuovo verso il centro.

Si parte da P.zza Vittoria e lungo Strada Nuova andiamo verso il Naviglio, lo attraversiamo e puntiamo verso Borgarello.

All'altezza del cantiere per il FKN ponte levatoio si rientra verso P.zza San Giuseppe e si

passa in qualche modo dall'altra parte del cantiere tornando su Naviglio. Io passo sul marciapiede e poi in uno spazietto tra muro e transenne, non so quale sarebbe la corretta FKN strada da seguire. Fate attenzione!

Si prosegue dritto in completa tranquillita' sulla ciclabile del Naviglio fino a Borgarello. Arrivati all'incrocio si intravede sulla destra lo Stand Bike Cafè (ancora chiuso al momento ma riaprira' a breve e non vedo l'ora! Thanks God!).

Si gira sulla destra e si puo' fare una pausa, uno snack o un drink. Il mio consiglio abbastanza scontato, una birra con uno stuzzichino sfizioso, adoro la salvia fritta nella friggitrice ad aria.

Dopo la ricarica, si prosegue ancora girando destra per Viale Europa ed infondo alla rotatoria si svolta a sinistra, poi dritti fino ad trovarsi una piccola stradina sulla destra che ci riporta indietro fino a Str. Cantone Tre Miglia.

Si gira a sinistra, strada a basso traffico ma molto stretta, si passa sotto i binari e si arriva ad una curva a 90 gradi.

Giriamo a sinistra e poi a destra verso S.Genesio. Proseguire per circa 500 metri e poi girare a destra per via Monte Cervino (mi confondo sempre e prima di trovare la parallela giusta devo far sempre un paio di tentativi).

Alla fine della strada un ponticello di legno e poi un sentiero. Lo si percorre interamente fino ad attraversare la strada ed immergersi nel Parco della Vernavola.

Da qui in poi sempre nel Parco, ci sono panchine, fontanella e percorso Vita.


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Percorso Vita: coniugare una passeggiata nel verde con un po’ di sana attività fisica. Il percorso vita della Vernavola era nato 15 anni fa con questo obiettivo: oltre 30 attrezzi disseminati sui 35 ettari.

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Il percorso e' di circa un'ora e mezza con andamento di massimo relax ma e' sufficiente per intrattenerci per un intera giornata, magari organizzando un pic-nic alla Vernavola (mi raccomando, non abbandonate rifiuti e non spingeteli nei cestini gia' pieni. Dopo un pic-nic, la cosa migliore e sempre riportare rifiuti e avanzi a casa tramite le stesse borse gia' utilizzate e gestirli comodamente tramite raccolta differenziata), un po' di attivita' fisica extra o come preferisco personalmete una mattinata o serata allo Stand Bike Cafe', magari con un concerto all'aperto, percorrendo il percorso al contrario e tornando in sicurezza lungo la ciclabile del Naviglio, sicura anche di notte. Ovviamente con luci accese. Fate attenzione a non cadere nel Naviglio dopo tante BadGuy!


Torniamo al percorso. Percorrendo in lungo tutto il Parco ci ritroviamo a via Tasso, di solito arrivo fino all'alzaia e percorro la ciclabile fino a V.le Partigiani, poi C.so Garibaldi e di nuovo in centro, come ella mappa.

Tuttavia attraversando il Naviglio si puo' anche tagliare dritto e puntare direttamente verso il nostro punto di partenza.


Un po' di informazioni per le luci. Se sono state inventate servono a qualcosa. Anche FIAB sta facendo di tutto per incentivarne l'utilizzo. Andare in bici a volte puo' essere anche pericoloso, perche' aumentare il pericolo andando in bici di notte senza luci? Il fatto che noi possiamo riuscire in qualche modo a cavarcela con il chiaro di luna non ci assicura di essere visibili alle automobili, soprattutto se sopraggiungono a 4 o 5 volte la nostra velocita'.

Ormai ne esistono di tutti i tipi, se comprate una bici nuova, il negoziante ha l'obbligo di fornirvi luci e catarinfrangenti. Se non li avete potrete trovare kit di luci anteriori e posteriori a 15/20 euro, io ne ho comprati svariati su Amazon, a led, ricaricabili tramite USB, cambiano colore, fisse, lampeggianti. Ovviamente basso costo e qualita' media.

Unica raccomandazione, spesso le luci economiche fanno il loro dovere al livello di visibilita' ma non illuminano. Quindi come luce anteriore preferisco averne una di piu' alta qualita' o utilizzare la lampada frontale (la stessa che utilizzo in campeggio o per le corse notturne).


La dinamo serve ancora? Vista la durata delle luci a led direi che non serve nella maggior parte dei casi, abbiamo spesso con noi anche power bank per ricaricare i cellulari, lo stesso puo' essere utilizzato per ricaricare le luci in caso di emergenza. Detto questo, non serve avere un ulteriore elemento meccanico che non solo aggiunge resistenza, ma rappresenta una parte aggiuntiva che si sposta, si allenta, fa rumore, si rompe...


Buona pedalata! Alla prossima settimana!

Contattatemi per qualsiasi informazione aggiuntiva.






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