Aggiornamento fallito – Parte I
- Giancarlo Poli
- 9 feb 2023
- Tempo di lettura: 1 min
(letture e riflessioni a cervello al pascolo)
La bici, sopravvissuta con umiltà ad ogni corrente nonostante la continua pressione del comodo “mezzo del futuro”, l’automobile.
Tra alti e bassi negli anni 30 ecco la prima grande affermazione della sua vera natura. Rispolverata e rimessa in gioco in funzione autarchica, valorizzata come mezzo di trasporto in grado di garantire un risparmio in termini di consumo di carburante e di manutenzione stradale, fino a quando liberatosi dall’imposta di circolazione divenne simbolo di dove la gente aveva deciso dove andare.
Le crisi economiche sembrano ogni volta necessariamente convergere verso una politica autarchica dove ai temi della modernità e della velocità si oppongono quelli del risparmio, del sacrificio, della valorizzazione delle risorse interne.
È così che la bicicletta finì per essere inevitabilmente associata a un’idea di austerità, di povertà, di sacrificio. Principio che ne avrebbe irrimediabilmente compromesso l’immagine in tante occasioni.
Tuttavia, successivamente al concetto di risparmio si è aggiunto il concetto sostenibilità. La bici rinasce di nuovo come mezzo per contrastare l’inquinamento atmosferico, la congestione stradale e migliorare le condizioni di salute.
Se ne producono di più belle, più varie, più comode e dove possibile si realizzano percorsi dedicati a questo mezzo straordinario!
Gennaio 2023, crisi economica, presente; crisi energetica, presente; tentativi di risparmio, presenti; povertà, presente; sacrifici, necessari.
Aggiornamento fallito: 128.301 immatricolazioni di automobili, in crescita del +19,0% rispetto alle 107.853 unità registrate a gennaio 2022.
Giancarlo Poli
Cicloviaggiatore Obeso
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